ASEM MOZAMBIQUE
Il Mozambico è uno dei 20 (185/191) Paesi più poveri del mondo (fonte: International Monetary Fund, World Economic Outlook October 2019);
l’età media della popolazione è di 17 anni, mentre l’aspettativa di vita è di 52 anni per gli uomini e di 54 per le donne (fonte: https://www.mediciconlafrica.org).
Questo fa si che il 50% della popolazione è stimato essere costituito da bambini dai 0 ai 14 anni e che la fascia di età dai 15-25 anni è la più vulnerabile riguardo all’ AIDS, e sia seriamente compromessa.
Il pericolo è che fra poco sarà una società costituita da molti bambini e pochi anziani.
La tendenza delle politiche sociali del proprio governo dal 2006, nonché da sempre obiettivo principale di ASEM, si prepone di lavorare al sostegno di bambini e giovani nella famiglia e nelle comunità, piuttosto che nei Centri di accoglienza.
In diverse comunità, specialmente rurali, i bambini che rimangono orfani sono in modo naturale soccorsi e accuditi di altre famiglie: vivendo però anche loro sulla soglia della povertà, presentano a lungo andare molta difficoltà nel sostenerli, soprattutto perché il fenomeno è in aumento per i motivi di cui sopra.
A volte il bambino stesso decide, per non pesare sulla famiglia, per amore della madre, di andare per strada o addirittura sono allontanati dalla madre stessa perché hanno più chance di sopravvivenza in strada che in casa.
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Nel 1991 Barbara Hofmann fonda ASEM Suisse per venire in aiuto ai bambini in Mozambico e si impegna nella formazione di uno staff mozambicano, per la gestione operativa, che porta come risultato la fondazione di ASEM Moçambique nel 1999.
Alcuni ex ragazzi ospiti dei Centri sono stati formati e sono cresciuti con il desiderio di essere parte attiva dell'organizzazione, per dare la stessa opportunità ad altri bambini svantaggiati e farsi carico dei problemi della propria comunità, fino ad essere oggi il management dell'organizzazione.
1991:
LA FONDAZIONE
Nel 1991 viene fondata ASEM Mozambique. Barbara si impegna nella formazione di uno staff mozambicano, per la gestione operativa di ASEM Mozambique.
Alcuni ex ragazzi ospiti dei Centri sono stati formati e sono cresciuti con il desiderio di essere parti attive dell'organizzazione, per dare la stessa opportunità ad altri bambini svantaggiati e farsi carico dei problemi della propria comunità, fino ad essere oggi il management dell'organizzazione.
1991-1992:
I PRIMI PASSI
Inizialmente nel 1991, per far fronte velocemente all'emergenza e al ritardo burocratico per la realizzazione del primo Centro, Asem iniziò con un "programma di zuppa". Questa è stata la salvezza per oltre 300 bambini vittime della guerra, che hanno ricevuto acqua potabile, acqua per lavarsi e un pasto al giorno. Nella zuppa si poteva mettere tutto ciò che era disponibile (tanto o poco) .... una manciata di riso o metà di un pomodoro ha fatto molta strada.
Il programma è durato fino a sei mesi dopo la fine della guerra. I bambini abbandonati e orfani avevano un grande bisogno di riprendere una vita "normale", vivendo in un luogo sicuro e stabile, tornando a scuola, cercando di superare i traumi della guerra e ritrovare un senso di dignità, fiducia e autostima.
1992-1998:
I PRIMI CENTRI
Il Centro di Macurungo (1993), fu il primo appezzamento di terreno ricevuto dal governo mozambicano, situato nella città di Beira: prima in tende (1992), poi in edifici realizzati con materiale locale e, dopo la distruzione del ciclone nel 2000, in opere murarie. Comprendeva 3 dormitori, un refettorio, un magazzino, una cucina, un dispensario, una scuola, un Centro di formazione professionale e un ufficio.
Nel 1996 nasce la Scuola Asem Manga, seguita nel 1998 dal Centro Asem Manga per via del crescente numero di bambini di strada e della necessità di ospitare anche ragazze, a 11 km dalla città di Beira, per ragazzi dai 2 ai 13 anni e ragazze di tutte le età. È stato costruito in muratura e comprende 5 dormitori, un refettorio, un magazzino, una cucina, un dispensario, un panificio per la formazione professionale e la parziale auto sostenibilità del Centro, due uffici, una scuola e un'officina di sarto.
Le attività svolte sono state finalizzate a garantire ai bambini alloggio, pasti regolari, vestiario, igiene personale, salute e sostegno psicologico da parte degli educatori. Tutti i bambini sono stati incoraggiati a seguire almeno un'attività come terapia occupazionale post-scolastica, ma anche come formazione all'esperienza e supporto psicologico.
Questo processo si è concluso con il reinserimento dei bambini nelle loro famiglie di origine o famiglie sostitutive all'interno della loro comunità. I giovani adulti lasciano i Centri avendo maturato una serie di esperienze educative, abilità formative e ricreative.
1999-2002:
CENTRO DI MACURUNGO
Tra il 1999 e il 2001 il paese è devastato da alluvioni: questa devastazione ha fatto più danni che la passata guerra.
Nel 2000 il Centro ASEM di Macurungo rimane distrutto a seguito dell'alluvione e viene così ricostruito in muratura.
Nel 2002 termina il nuovo Centro ASEM Macurungo che comprende 3 dormitori, un refettorio, un magazzino, una cucina, un dispensario, una scuola, un centro di formazione professionale ed un ufficio.
2004-2007:
CENTRO DI GORONGOZA
Asem ottiene dal Municipio di Beira il terreno agricolo di Inhamizua per avviare attività agricole per la formazione professionale e per l'auto sostenibilità alimentare dei Centri.
Dal 2004 al 2007 viene costruito il Centro di Gorongoza con il finanziamento del CNCS (Consiglio Nazionale per la lotta all'AIDS), che ha come obiettivo specifico il sostegno di bambini e della comunità vulnerabile ed ammalata, portandole anche acqua e corrente.
ASEM ha portato acqua e corrente alla comunità nelle vicinanze al Centro.
2008-2010:
MAJANZA
Nel 2007 il governo mozambicano dispone che i bambini ospitati in Centri siano inseriti in contesti familiari. Più di 700 bambini sono stati aiutati da ASEM a riunirsi con le famiglie naturali o adottive ed a reintegrarsi nella comunità locale, con l'impegno di continuare a dare un sostegno fino al compimento degli studi.
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Nel 2008 viene avviata la costruzione del Centro Culturale e Formativo Majianza accompagnato dalla scuola materna ETS (Escola Terra Santa) in Vilankulo.
Su 20 ettari concessi dall'autorità governativa, ASEM avvia un progetto agricolo (Progetto Busara) indirizzato a dare formazione a giovani e donne per la creazione di orti familiare e allevamento di animali da cortile e il primo passo verso auto-finanziamento parziale delle attività.